Lorien Consulting apre l’anno con la nuova rilevazione di Gennaio del suo Osservatorio socio-politico.
Il crollo di consensi del Governo degli ultimi due mesi fa il gioco del M5S che può dunque contare, in questa fase di improvvisa crisi dovuta ai fatti di Quarto, nella contemporanea difficoltà dei suoi principali avversari. Tuttavia essi, in termini assoluti, non guadagnano alcun voto, il travaso è tutto dal M5S verso l’astensione, una quota di elettori che potrà dunque ancora essere riconquistata e rimobilitata nel prossimo futuro.
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In particolare il trend positivo che aveva interessato il M5S, che (con il conforto dei numeri da parte di quasi tutti gli istituti di ricerca) lo stava facendo rapidamente arrivare quasi a ridosso dei voti attuali di un PD decisamente in affanno, sembra essersi bruscamente interrotta.
È ancora difficile dire in questo momento se si tratterà soltanto di uno stop contingente destinato presto a non sortire più alcun effetto oppure se incrinerà in maniera più profonda e duratura la fiducia degli elettori. In questo momento sembra più che altro un inciampo che non porterà a conseguenze serie di lungo termine (se non su scala locale).
A vivere un più serio momento di difficoltà è invece tutto l’insieme delle sinistre, che sembrava costruire un ritorno interessante grazie alla nascita del progetto “Sinistra Italiana” e che invece ritrova oggi le profonde difficoltà degli ultimi anni (soprattutto in chiave elettorale, date le soglie di sbarramento dell’Italicum piuttosto difficili da superare).
TERRORISMO: timori di nuove escalation, anche in Italia
Rimangono vivi nel ricordo degli italiani i numerosi attentati terroristici di matrice islamica dell’ultimo anno, soprattutto quelli che si sono svolti in luoghi più vicini al nostro Paese (primi fra tutti i due episodi di Parigi, ma anche i fatti in Turchia o Tunisia). Cresce, di conseguenza, la preoccupazione per la possibilità di attentati in Italia con un aumento del 9% dal mese scorso (oggi al 75%) e al tempo stesso anche la consapevolezza che il rischio di attentati è destinato ad aumentare (il 54% infatti ritiene che gli attentati aumenteranno nel prossimo futuro).
Oltre il 60% dei cittadini, inoltre, è convinto del legame fra terrorismo e flussi migratori da Africa e Medio Oriente, ma al tempo stesso rimangono possibilisti circa la convivenza in Italia e nei Paesi europei degli immigrati musulmani: il 57% ritiene che è possibile farlo aumentando la conoscenza, accettando le differenze culturali, difendendo il rispetto delle leggi e i diritti.
Infine, sui fatti di Colonia di fine anno: l’interpretazione prevalente in questo caso è che fosse un’azione organizzata appositamente per creare allarme.
ITALIANI FAVOREVOLI ALLA LEGGE SULLE UNIONI CIVILI: divisi sulla stepchild adoption, ma contrari alle adozioni per le coppie omosessuali
Un’ampia maggioranza di Italiani (80%) si dichiara favorevole ad una legge che regolamenti le unioni civili delle coppie di fatto eterosessuali (1 su 3 di dichiara addirittura molto favorevole); mentre appare po’ più contenuta, ma comunque ampiamente maggioritaria (60%), la quota di coloro che si dicono favorevoli ad una legge sulle unioni civili per le coppie omosessuali (1 su 5 è molto favorevole).
Sono esattamente divisi in due 49% a 49% i favorevoli e i contrari all’affido congiunto del figlio biologico di uno dei due partner per le coppie gay.
Infine, non c’è consenso sull’adozione di un figlio da parte delle coppie omosessuali: poco più di un terzo degli Italiani si dice comunque generalmente favorevole, ma meno del 10% ne è veramente convinto.
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