L’Osservatorio Lorien da oltre 10 anni si rivolge a clienti, partner e decisori come utile strumento di lettura
della realtà economica, politica e sociale del nostro Paese.
Di fronte alla forza del terremoto che ha sconvolto il Paese, la maggior parte dei temi che hanno attirato l’attenzione degli italiani quest’estate (terrorismo in primis) sono passati in secondo piano. Rimane appena l’intricato tema della Guerra in Siria, degli attentati terroristici legati all’ISIS e della continua emergenza profughi.
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(EDIZIONE SPECIALE IN OCCASIONE DEL BIG DATA BANG, EVENTO ALL’INTERNO DEL KANTAR DAY)
L’ITALIA TREMA: italiani si sentono minacciati, le leggi sono sufficienti ma inapplicate, è prioritario investire sulla messa in sicurezza del Paese.
Tre quarti degli italiani si sentono minacciati dall’elevato rischio sismico del nostro Paese e dopo i terribili eventi che hanno sconvolto il centro Italia, cresce il senso di insicurezza.
Sebbene la gestione della prima emergenza viene giudicata positivamente dalla quasi totalità degli italiani ( circa un terzo di giudizi molto positivi), rimane il nocciolo sul come prevenire questo genere di tragedie:
– gli italiani giudicano sufficienti le leggi per la prevenzione e la messa in sicurezza degli edifici in Italia. Tuttavia, ritengono che queste non vengano rispettate (38%) o che manchino i fondi necessari (11%);
– l’86% ritiene necessario investire ingenti risorse per la messa in sicurezza del territorio e il 38% lo considera una assoluta priorità;
– solo metà degli italiani ripone fiducia nella capacità dello Stato di dare adeguate risposte.
GLI INDICATORI ECONOMICI: cresce l’indice di fiducia, segnali economici di lieve ottimismo, calano le prospettive di miglioramento lavorativo
Nonostante una certa disillusione, torna a crescere il senso di fiducia nel futuro.
Segnali di lieve ottimismo anche negli indicatori di percezione sulla situazione economica. Cala il tasso di miglioramento lavorativo, seppur in previsione di un tasso di miglioramento economico meno negativo (difficile parare di un vero e proprio miglioramento dato il segno “meno” degli indicatori). Si arresta anche la caduta delle previsioni di consumi.
Cambia la percezione degli asset strategici: dalla semplice produzione agricola a quella legata al turismo, dalla ricerca allo sviluppo di energie rinnovabili. Cresce invece la percezione d’importanza di settori strategici prima trascurati: produzione di energia, infrastrutture, imprese tecnologiche e grande manifattura.
GLI INDICATORI POLITICI: M5S primo partito, ma arresta la sua crescita.
Giudizio sul governo in ripresa: dopo la debacle delle amministrative, gli annunci di nuove riforme e le promesse post-terremoto hanno convinto una piccola quota di italiani a dare nuovamente la propria fiducia al Governo Renzi.
Si arresta la crescita continua delle intenzioni di voto per il Movimento 5 Stelle, che rimane il primo partito in Italia e, conseguentemente, si arresta la caduta del PD, dopo il rilevante travaso di voti a sinistra dei mesi scorsi.
Aumenta l’ampiezza e il livello di sovrapposizione dei bacini potenziali della maggior parte dei partiti: in altre parole aumenta l’indecisione e un maggior numero di italiani prende in considerazione il voto per partiti diversi.
PER LA PUBBLICAZIONE DEI RISULTATI O EVENTUALI CHIARIMENTI NON ESITATE A CONTATTARCI.
Matteo Pietripaoli
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