Si è parlato, in questi ultimi giorni di campagna elettorale a Milano, di “guerra dei sondaggi”.
Alla luce dei risultati elettorali si possono tirare le somme tra sondaggi che sono stati ingiustamente accusati di essere parziali o “fantascientifici” (in quanto cercavano di portare l’analisi un po’ più oltre, ma in maniera sempre rigorosa e scientifica, misurando effetti potenziali che poi si sono regolarmente realizzati) .
Lorien Consulting ci è arrivata molto vicina: al 1 febbraio stimava un’affluenza di circa 75.700 elettori. Considerando che nelle indagini demoscopiche si tende a sovrastimare il dato d’affluenza, si poteva già immaginare un’affluenza finale simile a quella del 2010.
Lorien aveva inizialmente chiesto a tutti gli elettori potenziali delle primarie di esprimere la propria intenzione di voto; in virtù di uno scenario ancora fluido, era stato poi chiesto se l’endorsement di Pisapia (che avveniva proprio nei giorni del sondaggio) potesse spostare voti a favore di Francesca Balzani. Lorien ha dunque costruito lo scenario di voto tenendo conto dell’effetto emdorsement.
Al netto degli indecisi la previsione di affluenza di Lorien scendeva a 62.755 elettori, e lo scarto massimo tra il risultato elettorale e il sondaggio di una settimana prima è stato di appena il 2,7% (a favore di Balzani nel sondaggio Lorien che massimizzava l’effetto endorsement).
Scarica la presentazione completa qui: PRIMARIE DI MILANO: previsioni & risultati
Antonio Valente, AD Lorien Consulting
Matteo Pietripaoli, Area Public Affairs
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